Sfinci

Sfinci

Le sfinci sono dei dolci lievitati, per tradizione si mangiano per le festività natalizie. Si fanno in molte regioni di Italia, ognuno chiamandole in modo diverso. Noi a Palermo le chiamiamo sfinci. Fateci sapere nella vostra città come le chiamate e se anche voi li fate.  Il nome sfincia deriva dal latino spongia, “spugna” Questo nome ha origine dalla particolare forma di questo dolce, che si presenta come una frittella morbida e dalla forma irregolare, proprio come una vera e propria spugna. Una volta fritte vanno spolverizzate con dello zucchero a velo, alcuni usano anche un po’ di cannella o del cacao amaro in polvere. Quest’anno essendo lontana da casa mi son detta non posso non farli. Così chiedendo informazioni a mia madre sulla ricetta, mi dice metti un po’ di questo un po’ di quello, ma le dosi? Io li faccio ad occhio! Ahhahhahahah così dopo tanto elaborare mentalmente, mi son detta ci provo! Quindi questa è la mia personale ricetta, quella della mia mamma non si saprà facilmente. Devo dire che il risultato è stato ottimo e ne sono contenta. Ricordo ancora mia madre alle prese con le sfinci, per me e i miei fratelli era un incanto vedere quel pentolone avvolto da coperte o scialli come faceva la nonna. Il loro profumo quando erano pronte riempiva la casa, noi eravamo gli “addetti” allo zucchero a velo, facevamo le gare per essere gli “aiutanti” e per chi addentasse le prime sfinci. Le sfinci sono dei dolci semplici ma racchiudono i momenti più gioiosi di molti bambini e grandi. E’ una ricetta della tradizione che appartiene alle famiglie e all’armonia, fatele e vi sentirete trasportati indietro nel tempo.

Ingredienti:

400 gr farina 00
300 ml acqua
2 cucchiai di zucchero
8 gr lievito di birra fresco
un pizzico di sale
qualche cucchiaio di farina 0 se necessario
zucchero a velo q.b.

Procedimento:

In una ciotola sciogliere il lievito di birra con un po’ di acqua presa dal totale, mescolare con lo zucchero. Setacciare la farina, aggiungere il lievito e una parte di acqua. Mescolare con un cucchiaio di legno per qualche minuto. Versare il sale nell’acqua rimasta e mescolare, aggiungere alla farina. Mescolare vigorosamente. Sbattere l’impasto energicamente con le mani per qualche minuto. L’impasto dovrà risultare non molto liquido, piuttosto denso ma non omogeneo. In caso dovesse risultare liquido aggiungete qualche cucchiaio di farina 0 usare.  Lasciare riposare coperto con una pellicola alimentare, per qualche ora. L’impasto deve raddoppiare il suo volume. Io l’ho lavorato in un tegame alto, ho messo il suo coperchio e poi avvolto ulteriormente con un vecchio scialle della nonna…ricreando così l’atmosfera di ricordi, quando mia nonna faceva le sfinci, noi bimbi guardavamo quella pentola ben sigillata chiedendoci cosa ci fosse, chissà quale segreto celava….Appena avrà raddoppiato il suo volume, ci vorranno all’incirca 4 o 5 ore, preparare una padella alta versare abbondante olio di semi di girasole, quando avrà raggiunto la temperatura versare un cucchiaio di impasto aiutandovi con una forchetta per farlo scivolare. Vi consiglio per i primi istanti di non toccarli, perché a contatto dell’olio bollente essi si gonfieranno. Quando sono dorati, girarli. Mettere in un piatto con carta assorbente e spolverizzare con zucchero a velo.

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